giovedì 19 marzo 2009

7G09 Il richiamo dei Simpson

I Simpson affittano un camper per una villeggiatura in un bosco. La vacanza sarà un disastro: Maggie troverà compagnia in degli orsi grizzly e Homer, dopo varie traversie in compagnia di Bart, verrà scambiato per Bigfoot.

Avventura vagamente Disneyana o Warnerbrosiana (potrebbe essere stata vissuta tranquillamente da Topolino, l’orso Yoghi o Bip-bip e Will il coyote) che mostra il rapporto adamitico tra la famiglia Simpson e la natura. Lo scopo è mostrare che l’uomo ha perso, a causa della civilizzazione, quegli istinti primitivi che aveva pur continuando a pensare di averli. I Simpson si trovano in mezzo alla natura come pesci fuor d’acqua (strepitose le gag di Homer cacciatore soprattutto quella della trappola per lepri) e a maggior ragione chi pensa di essere amante della natura. Chi esce vincitore da questa puntata è Maggie che, ancora giovane, non ha acquisito gli automatismi civili e il suo rapporto con la natura è innocente, puro, tribale: non ha subito il distacco progressivo dall’animalità come gli altri. Il finale è un vilipendio totale alla figura di Homer, fucilato, intrappolato, usato come cavia e offeso nella sua natura di uomo. Ma la sua incoscienza di fondo fa sì che tutto ciò non lo sfiori minimamente e trova nella famiglia la credibilità di cui ha bisogno. L’inizio è pura satira rivolta a certa “arte” di saper vendere con l’inganno e il carisma. Homer cade in pieno nella trappola tesa dal truffatore-venditore di auto.

La frase di Bart è uguale alla seconda puntata e la famiglia in poltrona è la classica (mancanza di originalità? Non si direbbe dalle puntate successive).

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