giovedì 19 marzo 2009

7G07 La testa parlante

Bart, per essere apprezzato da alcuni suoi amici teppisti, taglia la testa del fondatore di Springfield, Jebediah Springfield, causando l’ira dell’ intera città. Rimedierà poi all’errore rimettendo la testa al suo posto in presenza di tutti.

Puntata di stampo adolescenziale che si sviluppa come un lungo flashback. Ma come al solito la storia è un pretesto per analizzare temi ben più profondi riguardanti la società americana. Primo fra tutti il patriottismo tipicamente americano, a metà tra orgoglio e ipocrisia, quel raccogliersi insieme come un’entità unica nei momenti di dolore (non a caso è la puntata in cui vengono presentati per la prima volta una moltitudine di personaggi). Un patriottismo sonnecchiante ma sempre vigile. La folla viene presentata come una sorta di popolo barbaro (che ricorda romanzi storici come i promessi sposi o le squadriglie fasciste) pronto a far giustizia da sé. Ciò che è sacro all’America è il passato glorioso dei padri fondatori ma non nella sua realtà oggettiva quanto nella sua leggenda alterata e favolistica (Jebediah Springfield che uccide un orso) e ciò che dona coraggio e vitalità al popolo americano è proprio questo. Secondo elemento fondamentale della puntata è il rapporto della famiglia Simpson (e non solo) con la religione: ciò che ne esce è che la fede sembra quasi un dovere o quasi un boccone amaro da mandar giù. Bart e Homer vedono il rito della messa come qualcosa di assolutamente profano paragonabile ad ascoltare musica o scommettere d’azzardo (forse uno dei momenti più belli fino ad ora dei Simpson è proprio quella sovrapposizione tra predica e telecronaca sportiva) mentre per Marge è un occasione mondana in cui è bene non fare figuracce di fronte agli altri. Ma non è piuttosto colpa di una ricezione traviata quanto di un insegnamento scontato e di malavoglia (La catechista svilita che dice “è troppo chiedervi di non essere ciechi ed avere un po’ di fede”). Se la comicità non è ancora all’apice l’ approfondimento satireggiante lo è già.

Compaiono per la prima Secco e Patata, il commissario Winchester, il reverendo Lovejoy, Krusty il clown, Apu e Jebediah Springfield. La frase di Bart è “Non ho mai visto il fantasma di Elvis” e in poltrona viene scalzato nuovamente Bart.

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